Parte la prima edizione italiana di Museomix e noi ci dirigiamo al Museo Carlo Zauli di Faenza per entrare nel vivo della prima giornata di maratona creativa!
La giornata è fredda e piovosa a Faenza ma, l’atmosfera all’interno del Museo Carlo Zauli è calda fin da subito: ambienti con luci soffuse, musica di sottofondo, una colazione rustica per mettere in corpo energie preziose e, nella prima mattinata, si aprono le danze con la conferenza stampa. “Quando abbiamo detto ai francesi che avremmo fatto la prima edizione italiana di Museomix coinvolgendo quattro musei, ci hanno dato dei pazzi” ha spiegato Federico di BAM! durante il suo intervento. Sì, perché oltre a noi mixati speciali, oggi a Faenza per raccontarvi il primo giorno dell’edizione italiana di Museomix, BAM! era presente per occuparsi di facilitazione, aiutare le équipe a comprendere e seguire il processo che dalla progettazione può portare alla realizzazione di un prototipo vero e proprio da installare nel museo. Telefonate e notifiche incessanti, tra messaggi di coordinamento e di fondamentale supporto reciproco collegano lo staff di BAM! sparso tra Bologna, Ferrara, Terni e persino Karlsruhe.
Finito l’incontro con la stampa, il tempo di qualche dichiarazione ai giornalisti e si parte con la visita guidata tra gli spazi del museo. Tra opere d’arte e laboratori creativi, tutto quello che viene raccontato da Matteo Zauli, direttore del Museo, coinvolge e interessa tutti quanti, museomixer in primis. Il Carlo Zauli è infatti un luogo dove per tradizione si sperimentano le idee, ci si sporca le mani, per arrivare alla creazione di un’opera. E sporcarsi le mani è proprio quello che i museomixer dovranno fare, dopotutto. Nel corso della visita, durata più del previsto dato il notevole interesse dimostrato nei confronti delle opere e delle loro particolari storie, è emerso in modo molto marcato il sentito rapporto tra museo e città di Faenza: “Non dimentichiamoci cosa significa la ceramica per Faenza, questo museo è un cuore pulsante nella città. Carlo Zauli era un ceramista prima che un artista, rappresenta un identità precisa per i faentini” ha sottolineato Cristina Casadei, responsabile del coordinamento organizzativo e della comunicazione del museo, nel rispondere ad una delle tante domande rivolte a proposito del contesto museale.
È quasi un peccato interrompere la visita guidata, ma il tempo stringe e i terreni di gioco (che potete trovare illustrati in fondo a questa pagina) chiamano. I filoni proposti dal museo sono quattro distinti: creare un’esperienza ad hoc per il visitatore solitario, i novant’anni di Carlo Zauli, gli spazi nascosti del museo e l’inclusione nella visita di opere che si trovano in altri musei.
Capiamo subito che i terreni di gioco non sono da prendere a scatola chiusa ma sono solo uno spunto per iniziare a liberare le idee. Infatti piovono domande e si aprono lunghi dibattiti, mentre ci avviciniamo all’ora di pranzo. I brontolii allo stomaco iniziano a farsi sentire ma, interrompere il brainstorming dei museomixer non è facile. Federico azzarda un “non si pranza finché non si formano le squadre!” ma la voglia di confrontarsi sembra prevalere sulla fame. Il dibattito aperto non si interrompe, cambia soltanto location. La pausa pranzo, più che una pausa, è uno spargimento di idee accompagnato da ottimi risotti.
La vera e propria formazione delle squadre ha luogo soltanto nel primo pomeriggio, con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia. Probabilmente il vino e la paella hanno fatto la loro parte: l’ispirazione arriva molto in fretta e senza troppe difficoltà vengono composte le squadre! Il concept sembra essere inizialmente chiaro a tutti e, salvo qualche momento di intoppo, i team lavorano con grande determinazione per tutto il pomeriggio.
Insomma, cosa abbiamo visto al Museo Carlo Zauli? Un primo giorno di Museomix pieno di caos costruttivo. Persone diverse, un mix di idee e l’ansia di dover rispettare i tempi dettati da un format che sta avendo luogo in altri 16 musei del mondo! D’altronde la creatività non ha regole, spesso neanche un buon rapporto con gli orari.
A proposito di orari… si è fatto tardissimo e domani abbiamo un treno da prendere molto presto, destinazione Ferrara, per museomix day 2 al Museo del Risorgimento e della Resistenza! Continuate a seguirci, qui e sui social di BAM! Strategie Culturali, nelle nostre mani fino a domenica 🙂
Per oggi è tutto dai #mixatispeciali