Dalla spedizione che domenica 23 luglio ha portato BAM! a Lago Film Fest siamo tornati ubriachi di Audience Development e sazi di nuove conoscenze!
Effettivamente di domeniche come questa ce ne vorrebbero di più. Siamo arrivati pronti per l’incontro rivolto agli operatori culturali che BAM! ha organizzato e coordinato nella cornice del Festival Internazionale di Cinema Indipendente che si tiene ormai da tredici anni a Revine Lago. E siamo andati via con il rimpianto di non poterci fermare per godere dei cortometraggi, documentari, sceneggiature, musica, danza, incontri e degustazioni che animeranno il borgo incantato fino a sabato 29 luglio.
L’incontro a base di Audience Development e di Community Engagement, tenutosi al Parco del Livelet, ci ha permesso di riunire in una sola stanza diverse organizzazioni culturali provenienti un po’ da tutti gli angoli del nord-est d’Italia, nonché un nutrito gruppo di curiosi. Prendendo spunto dall’esperienza di Lago Film Fest, abbiamo esplorato i vantaggi e le difficoltà che le organizzazioni culturali si trovano ad affrontare quando si rapportano con le comunità locali. Non solo, grazie all’intervento di Teatro dell’Argine, siamo stati messi di fronte all’ampio spettro di piccole pratiche quotidiane e grandi progetti temporanei tramite i quali la compagnia teatrale di San Lazzaro di Savena (BO) si impegna nell’Audience Engagement.
Ma, siccome di Engagement siamo sempre affamati, abbiamo proseguito il pomeriggio con un gioco di ruolo che ha messo all’opera noi ma sopratutto le organizzazioni culturali invitate all’incontro.
La Chiave di Sophia, Lago Film Fest, Lahar Magazine, Officina, Piccolo Festival di Animazione, stART, TCBF, Teatro dell’Argine, Teatro del Pane e Weigh Station si sono riunite attorno a un tavolo e, prendendo spunto dall’esperienza reale di due di loro, hanno simulato delle partnership finalizzate allo sviluppo dell’audience, trovandosi a demolire mattone dopo mattone il tabù che troppo spesso inibisce gli operatori culturali dal parlarsi del pubblico e soprattutto del non-pubblico. Ciò facendo, i nostri partecipanti si sono scoperti, riscoperti e affascinati a vicenda, in un turbine di ispirazione che ha fatto riflettere chi già l’Audience Development lo pratica e stimolato chi crede nel valore di intraprenderlo.
Diversi gli spunti di riflessione che sono emersi dagli interventi dei partecipanti. Primo tra tutti il perché sia necessario sviluppare anche quei segmenti di pubblico – specialmente i giovanissimi – che hanno poca capacità di spesa; ma anche l’importanza di conoscere le altre organizzazioni, non solo culturali, che lavorano su uno stesso territorio e di essere proattivi e ricettivi nei confronti di partnership e azioni congiunte.
Il pomeriggio non si sarebbe potuto concludere meglio di così: ci siamo detti arrivederci di fronte a una bella birra fresca, augurandoci di trascorrere presto un altro pomeriggio insieme a base di Audience Development.
Infine, mentre gustavamo cortometraggi improbabili e documentari toccanti proiettati in riva al lago, abbiamo finalmente sentito gracidare le rane che, non a caso, rappresentano l’identità di Lago Film Fest.