Istituzioni e organizzazioni culturali riconoscono sempre di più l’importanza di coinvolgere attivamente i propri pubblici nei processi di rinnovamento e posizionamento, in modo da creare o ristabilire legami più profondi e significativi.
In un percorso durato poco più di un anno, abbiamo costantemente coinvolto la comunità locale intorno al proprio museo civico, concretizzando insieme gli obiettivi condivisi fin dai primi incontri e affinati progressivamente nel tempo.
Stiamo parlando dell’accompagnamento che abbiamo strutturato per il Museo Civico Goffredo Bellini di Asola (MN), che nel 2023 si è affidato a BAM! per un supporto nel processo di valorizzazione e rinnovamento del proprio ruolo civico in qualità di punto di riferimento per la cittadinanza.
Il Museo Civico Goffredo Bellini costituisce un simbolo della storia e dell’identità di Asola. La collezione del museo, costituita a partire da quella dello storico locale Goffredo Bellini, spazia dall’arte alla storia militare, dalle scienze naturalistiche all’archeologia: una vasta raccolta di testimonianze storiche che rende il museo non solo un luogo di conservazione, ma anche un luogo in cui riconoscersi come comunità.
Abbiamo quindi strutturato un percorso in cui affiancare il Museo Bellini nel far incontrare le sue esigenze di istituzione culturale con i bisogni della comunità di riferimento, coinvolgendola attivamente nella creazione di un impatto di valore per l’intero sistema culturale cittadino.
Il Museo dal punto di vista della comunità: il percorso partecipativo
E tu come la vedi? è stata la domanda attorno alla quale abbiamo sviluppato l’identità coordinata e la comunicazione dell’intero percorso. Qui è racchiusa la volontà del Museo Bellini di aprirsi e mettersi in ascolto della propria comunità di circa novemila abitanti, che si caratterizza per un forte senso identitario, da sempre legato alla sua storia e al suo patrimonio artistico e architettonico.
A seguito di una prima fase di analisi di contesto e mappatura delle realtà che operano nel territorio di Asola, abbiamo progettato e facilitato due incontri partecipativi con la cittadinanza, realizzati tra aprile e maggio 2023.
In questi momenti abbiamo ascoltato aspettative, necessità e istanze della comunità di Asola rispetto al Museo, ai suoi spazi, ai suoi servizi e al suo ruolo: sono emersi i bisogni delle persone e del contesto culturale cittadino, in cui il Museo è apparso come attore centrale ma ancora percepito da moltə come istituzione.
Guardando al tessuto culturale più ampio, si è registrata una percezione di Asola come città in cui si vive bene, ma carente di coesione sociale e intergenerazionale. Inoltre si è identificato un potenziale ancora inespresso: sia verso l’esterno, considerando il patrimonio artistico e culturale, sia internamente, a causa della difficoltà nel coinvolgimento delle giovani generazioni, che dovrebbero rappresentare il futuro di Asola.
Dall’idea al murale: un percorso di co-progettazione dai giovani per la comunità
A seguito di una call pubblica, a settembre 2023 si è formato un gruppo eterogeneo di giovani dai 19 ai 30 anni, provenienti da Asola, Mantova e dalle province limitrofe, allo scopo di portare punti di vista ed esperienze variegate.
La sfida per questo gruppo era quella di raccogliere temi e bisogni emersi dalla comunità e, a partire da questi, co-progettare e poi implementare attività e azioni per proporre un nuovo modo di fruire il Museo: come luogo civico da vivere, in stretta relazione con la città, prima ancora che come istituzione. Il gruppo di giovani è stato protagonista di un percorso, guidato da BAM!, in cui si sono alternati momenti di formazione e laboratoriali, sia dal vivo che online, per arrivare a tracciare un progetto condiviso e alla sua implementazione con gli strumenti necessari.
Le idee del gruppo si sono infine indirizzate sulla realizzazione di un murale partecipativo nel centro storico di Asola, coinvolgendo la comunità e, in particolare, giovani e adolescenti in tutte le fasi del processo. L’idea è stata chiara: l’opera doveva essere l’occasione per incontrarsi di nuovo come collettività. Proprio per questo, l’iniziativa ha preso il nome di Arrivedersi.
È stato quindi coinvolto l’artista Davide Tolasi (Studio27Lab), street artist e docente della LABA di Brescia, chiamato a supportare il processo di elaborazione dell’opera, dai laboratori aperti di co-ideazione del disegno fino alla sua realizzazione.
Da gennaio a maggio 2024, il progetto Arrivedersi – culminato nel weekend di realizzazione del murale – ha visto oltre 50 persone riavvicinarsi al Museo, chiamate a condividere le proprie idee e, infine, sporcarsi le mani di pittura per dare il proprio contributo all’iniziativa.
Il murale si è rivelato il progetto ideale attorno a cui raccogliere giovanissimə e adultə, persone più attive all’interno del contesto culturale cittadino e altre che, fino a quel momento, se n’erano sentite più distanti. Un progetto che ha coinvolto chi era prontə a dare il proprio contributo attivamente e chi, con curiosità, ha osservato il processo nel suo divenire.
In questo percorso condiviso, abbiamo visto un museo civico aprirsi alla città e lasciarle carta bianca – in un senso sorprendentemente letterale – dandole spazio di raccontarsi anche verso l’esterno.
Il risultato è un’opera pubblica per Asola, in cui riconoscersi attraverso i propri simboli identitari e da cui tracciare la guida per sperimentare nuove forme di vivere il Museo.
Il muro, oggi parlante, di via XXIV Maggio è il segno che un altro modo di interagire è possibile anche per una piccola comunità in provincia e che, a volte, la chiave sta nel progettarlo insieme, all’insegna della creatività.