Ritorno al Futuro: partecipazione culturale significa integrazione

Nesta Italia nel 2019 ha deciso di partecipare al bando CivICa. Progetti di Cultura e Innovazione Civica di Compagnia di San Paolo, per rispondere alle esigenze delle comunità di cittadini con background migratorio delle città di Genova e Torino. L’idea è stata quella di mettere insieme alcune associazioni del terzo settore impegnate in prima linea su questi temi (Generazione Ponte a Torino e Nuovi Profili a Genova) e di raccogliere l’interesse di alcuni musei del territorio per un progetto di partecipazione culturale.

Al progetto che si andava delineando serviva un momento specifico di vera e propria attivazione civica: sulla scorta dell’esperienza con il format di maratona creativa Museomix, alla community di Museomix Italia e a BAM! è stato affidato il compito di dare vita a un processo di attivazione territoriale, un vero e proprio terreno di confronto da cui far nascere nuovi strumenti di mediazione, nuove sinergie e una community multiculturale intorno ai musei.

Da quando è stato ideato a quando ha mosso i suoi primi passi, Ritorno al Futuro, ha vissuto una forte battuta d’arresto con l’avvento della pandemia di Covid19, per molti mesi i musei sono stati chiusi o aperti a gruppi ristretti. Ciononostante, la lunga gittata del progetto ha sicuramente permesso di raggiungere gli scopi prefissi.

Le associazioni Generazione Ponte e Nuovi Profili hanno organizzato numerose visite nei musei di Torino e Genova e percorsi guidati nelle città. Queste iniziative, rivolte ai cittadini con background migratorio, hanno sempre cercato grazie al loro coinvolgimento, di portare un racconto ampio del patrimonio culturale, in dialogo con le storie e le identità dei partecipanti, oltre ad aver promosso momenti di scambio informale e ad aver incentivato il ritorno nei luoghi della cultura regalando la Card Musei.

Museomix Italia e BAM! hanno contribuito alla seconda parte del progetto. Nella primavera 2021 si è attivato un laboratorio online che ha coinvolto circa 25 persone della community di Museomix che, insieme a Generazione Ponte ha progettato un’iniziativa volta a promuovere l’attivazione di cittadini con background migratorio (ma non solo) nella co-creazione di strumenti per raccontare e mediare il patrimonio museale nella città di Torino.

Così è stato ideato il laboratorio multiculturale Museo Fuori!. 10 giorni di attività in cui 3 squadre di partecipanti con diversi profili professionali, accompagnate da facilitatori, hanno prima assorbito il più possibile dal contesto e dai musei per poi lavorare all’ideazione e prototipazione di uno strumento di mediazione culturale che portasse il patrimonio museale fuori dagli edifici che normalmente ospitano le collezioni, in città. I temi su cui hanno lavorato le squadre sono stati ideati con i musei coinvolti, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e la Fondazione Accorsi-Ometto e riguardavano l’identità, lo scambio e l’integrazione multiculturale.

Museomix Italia e BAM! hanno coordinato tutte le attività per la realizzazione di Museo Fuori: dalle condizioni per la creazione di una community multiculturale attorno al patrimonio cittadino alle azioni che hanno portato alla presentazione pubblica di 3 prototipi alla città e che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini.

Tra le attività proposte BAM! ha organizzato un workshop sui pubblici, per stimolare un lavoro più calato su segmenti di target specifici.

Museo Fuori! ha visto coinvolti molti attori cittadini in qualità di partner. Gli spazi del Fablab Torino hanno supportato il momento di making vero e proprio dei prototipi, ma anche Officine Creative Torino ha ospitato un workshop di riciclo della plastica. Nel processo di ideazione dei prototipi le squadre sono state accompagnate anche da esperti di DAM Bros Robotics, di Atelier Mobile, di Hackability e, lato contenuti, dall’associazione Equilibri d’Oriente e Migrantour.